Questa serie di Quaderni illustrati – così presentati al pubblico il 4 aprile 2016, in una collana di 8 titoli – nasce con l’obiettivo di sensibilizzare in modo semplice e al tempo stesso evocativo su un tema tanto attuale quanto delicato, come quello della sicurezza nei cantieri.
In questi 8 quaderni sono rappresentate scene di vita quotidiana in cantiere, pose, situazioni, attrezzature e dispositivi di sicurezza, accompagnate da istruzioni e didascalie per insegnare il comportamento migliore da adottare per prevenire e/o affrontare potenziali pericoli.
Più nello specifico, vengono illustrati:
I parapetti provvisori ![]() |
Gli ancoraggi ![]() |
I ponteggi fissi ![]() | Trabattelli ![]() |
I sistemi di protezione individuale dalle cadute ![]() |
Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto ![]() | Le scale portatili ![]() |
Il filo conduttore di questi quaderni è rappresentato dalle immagini, che svolgono un ruolo centrale e che mirano a coinvolgere e colpire più di quanto non riuscirebbe a fare un testo scritto.
Questo anche e soprattutto per un discorso linguistico: oggi giorno nei cantieri di tutta Italia il multiculturalismo è sempre più presente con lavoratori di diverse etnie o, appunto, semplicemente di diversa lingua; questa iniziativa dell’INAIL (con didascalie e testi introduttivi distribuiti in lingua italiana, inglese, francese, rumena e albanese) mira quindi a ridurre quelle che sono le difficoltà della comunicazione in cantiere, in un contesto lavorativo già di per sé delicato e rischioso, ricorrendo ad un strumento convenzionale (il libro) associato ad una comunicazione non convenzionale (senza parole).
La scelta delle lingue per la diffusione di queste immagini è particolarmente indicativa. Il fatto stesso che siano state scelte lingue come rumeno ed albanese, sottolinea la consapevolezza dell’INAIL, della massiccia presenza di personale, proveniente da questi paesi, nei cantieri italiani. È risaputo che per necessità di integrazione e sopravvivenza, molti lavoratori stranieri accettano condizioni di lavoro precarie e pericolose, favorendo una gestione poco responsabile da parte dei direttori dei lavori.
Si intuisce come siano ancora molti i problemi che continuano a rimanere insoluti, tenendo aperta la ferita nel sistema italiano.
Certo, non saranno questi quaderni illustrati a cambiare la situazione, sarebbe ingenuo pensarlo,ma rappresentano comunque un segno della volontà di impegnarsi a fare qualcosa, senza rimanere fermi a guardare. Perché per “provare” a cambiare il mondo, da qualche parte bisogna pur iniziare, anche se per non rendere tutto vano è necessario che tutti, a partire dagli imprenditori, si impegnino attivamente per preservare la salute dei propri dipendenti o dei propri colleghi.
Anche FormatoSicuro vuole mettersi in gioco ed impegnarsi per la diffusione di una cultura di responsabilità e formazione nella sicurezza nei luoghi di lavoro. A dispetto di quanto si può pensare, pagare poco per una formazione di qualità per il proprio personale è possibile.
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