Occhio alle sanzioni!
Le modifiche e le innovazioni apportate alla legge sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, hanno riguardato principalmente le sanzioni, oltre che prevedere cambiamenti in materia di sicurezza sul lavoro: ad esempio l'introduzione di strumenti di supporto interattivi che, almeno nelle previsioni iniziali, dovrebbero facilitare e rendere più veloce la valutazione dei rischi sul luogo di lavoro guidando l'incaricato passo passo.
Ma come detto, è in materia di sanzioni che sono avvenuti i cambiamenti significativi, che sono arrivati un po' come un fulmine a ciel sereno.
Un mancato invio alla visita medica dei lavoratori, o una mancata individuazione delle figure incaricate alla prevenzione possono portare dal raddoppio fino alla triplicazione dell'importo della sanzione, a seconda che la violazione riguardi attività con più di 5 o più di 10 lavoratori.
N.B. i lavoratori non sono solo i lavoratori subordinati (art. 2094 c.c.) ma anche gli altri equiparati dall'art. 2, c.1, lett. a), del D.Lgs. n.81/2008, come, ad esempio, i soci lavoratori di s.a.s. o s.n.c. , i collaboratori coordinati e continuativi (art. 409 c.p.c.) che prestano la propria opera nei luoghi di lavoro del committente
Diamo i numeri
In sostanza, a quanto potrebbero arrivare ad ammontare queste sanzioni?
In caso di mancata individuazione delle figure incaricate alla prevenzione, per esempio, prima di settembre 2015, la sanzione per il datore di lavoro poteva prevedere un'ammenda da 50 euro fino a 300 euro, mentre per il mancato invio dei dipendenti alla visita medica entro i limiti previsti si poteva arrivare ad un'ammenda tra i 2.192 e i 4.384 euro.
Il calcolo viene da sé, con una mancata visita medica che può portare il datore di lavoro a dover spendere di tasca propria una cifra superiore ai 10.000 euro.
Ad esempio: il proprietario di un salone di acconciatura (rischio basso) che ha 5 dipendenti, ai quali non è stata effettuata la visita medica annuale, a fronte di un controllo o di una denuncia da parte di qualche dipendente scontento, dovrà pagare una sanzione di 21.920 euro, per di più non detraibili dalle imposte.
Una bella somma, che rende quindi consigliabile fare ancora più attenzione a tutto ciò che riguarda la sicurezza della propria attività, a meno che non si voglia andare incontro a spiacevoli sorprese.