FONDI INTERPROFESSIONALI: cosa sono e come funzionano
Quello che leggerai probabilmente ti farà arrabbiare molto, ma è giusto che tu lo sappia.
Tutti gli imprenditori sono sempre pronti a
lamentarsi delle tasse da pagare, della mole di contributi da dover versare per
ogni dipendente, ma non fanno nulla per cercare di risparmiare o recuperare le
somme versate.
Il più delle volte per mancanza di conoscenza di alcuni meccanismi, altre volte
per pigrizia.
Esiste un modo per poter abbattere drasticamente il costo della formazione in azienda, utilizzando una parte dei contributi versati ogni mese per i propri dipendenti, senza che questa vada ad influire in nessun modo sulla posizione INPS del dipendente o sull’ammontare dei versamenti da parte dell’azienda.
Se in passato avete fatto fare dei corsi ai vostri dipendenti e li avete pagati di tasca vostra, forse quello che leggerete di seguito potrebbe farvi arrabbiare! Ma tranquilli potete rifarvi in futuro.
Esistono in italia dal 2000 i fondi interprofessionali.
Questi fondi paritetici interprofessionali sono
utilizzabili dalle aziende di tutti i settori per la formazione continua dei
propri dipendenti, nei tempi e con le modalità per loro più congeniali.
Ogni impresa che paga i contributi per i propri dipendenti sta versando a
propria insaputa il 1.61% del lordo dello stipendio in un fondi dell’INPS
denominato “fondo per la disoccupazione involontaria”, una sorta di
assicurazione per l’eventuale cassa integrazione dei propri dipendenti. Nella
realtà dei fatti le aziende che pagano i contributi per i propri dipendenti,
stanno pagando la disoccupazione ai dipendenti lasciati a casa dalle altre
imprese.
Ora che sai questo non ti arrabbiare e non chiamare il tuo consulente del lavoro o il presidente dell’INPS per dirgliene quattro. Semplicemente continua a leggere questo articolo.
Secondo quanto previsto dalla legge n.388 del 2000, le imprese possono destinare la quota dello 0,30% il “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”, ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali.
La destinazione della quota non comporta in
nessun modo un maggiore costo per l’azienda o nessun cambiamento per la
posizione INPS del dipendente ed è una ottima operazione per permettere
all’azienda di usufruire e recuperare parte dei contributi che sta versando per
ogni dipendente.
I Fondi Paritetici Interprofessionali finanziano piani formativi aziendali,
settoriali e territoriali, che le imprese in forma singola o associata decidono
di realizzare per i propri dipendenti.
Chi può usufruire dei fondi:
Possono aderire ai Fondi interprofessionali tutte le aziende che sono
tenute a versare all’INPS per i propri dipendenti i contributi. L’adesione
a un fondo non comporta alcuna spesa per le imprese, ed è possibile in
qualsiasi momento, senza alcuna penale, rinunciarvi.
Come aderire ai fondi:
Attraverso il modello UNIEMENS, una tantum in qualunque momento dell’anno, al
interno dell’elemento “Fondointerprof” attivando l’opzione “adesione”, è
possibile destinare lo 0.30% al fondo FONARCOM. Tranquilli questa operazione la
deve fare il vostro consulente del lavoro con un semplice click quando comunica
mensilmente i contributi al INPS.
Diciamoci la verità: chi ha tempo di seguire tutta questa burocrazia infinita?
Centri di formazione come Formato Sicuro si occuperanno senza nessun costo per l’azienda, di informare il vostro consulente del lavoro e programmare insieme a lui, in accordo con le esigenze aziendali, la formazione per l’impresa.
Nello specifico si occuperà di Gestire le vostre richieste, progettare il piano formativo, programmare la formazione ed erogarla.
Ricapitolando, c’è la possibilità di avere formazione:
Non approfittarne sarebbe da ingenui, finirebbero le scuse per potersi lamentare del sistema pensionistico italiano o di queste leggi finanziarie che non agevolano l’imprenditoria italiana.
Se
vuoi iscrivere la tua impresa ad un fondo interprofessionale
e godere delle agevolazioni, contattaci subito al
011.79.32.248