Obbligo mascherine prorogato a fine giugno:
Da nuovo accordo in vigore dal 4 Maggio 2022 tra le parti sociali: Cigl, Cisl, Uil e Ugl e i ministeri del Lavoro, della Salute e l'Inail, si è giunti alla conclusione che fino al termine del mese di giugno, i lavoratori del settore privato (dai supermercati agli uffici) saranno obbligati a indossare le mascherine FFP2 nelle situazioni a rischio.
Cioè quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza. E quindi "in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all'aperto".
Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento.
Verrà fissato un nuovo incontro, entro il prossimo 30 giugno, per verificare l’opportunità di apportare i necessari aggiornamenti connessi all’evoluzione della situazione epidemiologica.
Le imprese:
Chiedono prima di tutto un quadro chiaro, che non lasci dubbi su quello che il datore di lavoro deve fare per essere in regola sul fronte della salute e sicurezza anche rispetto all’utilizzo delle mascherine.
Il fatto è che in base all’articolo 2087 del Codice civile il datore di lavoro è responsabile rispetto alla salute e sicurezza nella sua azienda.
E il Covid può essere considerato infortunio sul lavoro. Se fosse chiamato in giudizio da un dipendente o dalla sua famiglia, il titolare dell’impresa dovrebbe dimostrare di avere fatto tutto quello che era possibile per limitare i rischi per i dipendenti.
Per questo motivo l’esistenza di un protocollo e il fatto di poter dire di averlo applicato è una garanzia per il datore di lavoro stesso.
Anche perché il ministero della Salute continua a “raccomandare fortemente” la mascherina nei luoghi di lavoro.
Un caso particolare è quello dei lavoratori a contatto con il pubblico:
Quelli che operano all’interno di negozi e pubblici esercizi. Per camerieri e baristi, sempre in movimento, l’uso della mascherina è particolarmente pesante. D’altra parte, il contatto con la clientela, non più tenuta a esibire il green pass, ne a portare la mascherina, ciò aumenta il rischio per il lavoratore.
Anche in questo settore è prevalsa la linea del mantenimento della mascherina FFP2, condizione volta a proteggere i dipendenti da eventuali situazioni di rischio contagio.
Cosa prevedere il Protocollo:
Oltre all’uso obbligatorio delle mascherine FFP2 in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, le misure chiave del Protocollo, in vigore fino al 30 giugno 2022, sono:
la prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione. Senza adeguati livelli di protezione vi sarà la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;
l’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi;
Il datore di lavoro deve fornire i dispositivi di protezione individuale;
l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano;
occorre provvedere all’organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi, per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie;
l’azienda deve garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa e delle tastiere dei distributori di bevande e snack;
assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
utilizzare il lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione;
è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani.
Nessun obbligo mascherine per i dipendenti della PA:
Ricordiamo che la situazione DPI è differente nelle Pubbliche Amministrazioni. Nelle amministrazioni del settore pubblico il Governo ha deciso di non obbligare i lavoratori all’utilizzo della mascherina già dal 1° maggio.
La Circolare stabilisce che l’utilizzo è raccomandato per il personale che:
si trovi a contatto con il pubblico (cosiddetto “sportello”) e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive;
svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti;
si trovi nel corso di riunioni in presenza o alle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio);
condivide la stanza con personale cosiddetto “fragile”;
si trovi in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie;
in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si trovi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente; si trovi negli ascensori.L’uso della mascherina non è necessario invece, in caso di:
attività svolta all’aperto;
disponibilità di stanza singola per il dipendente;
ambienti ampi, anche comuni (ad esempio corridoi, scalinate) in cui non vi sia affollamento o si mantenga una distanza interpersonale congrua.
Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarci e al resto pensa Formato Sicuro!