Se hai una impresa con dipendenti al suo interno, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro, devi necessariamente conoscere quello che riportiamo qui di seguito. Per darti una misura, la conoscenza di quello che troverai in questa pagina potrà far evitare alla tua impresa o addirittura a te stesso se hai un impresa individuale, multe salatissime, sospensione dell’attività od il carcere.
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La sicurezza sul lavoro è un argomento che ogni imprenditore deve necessariamente conoscerne, per essere preparati in caso di necessità e deve restare aggiornati su un tema sensibile e sempre più attuale.
L’obiettivo di questa pagina è quello di offrire una bussola a tutti quelli che vogliono o devono orientarsi nel groviglio di norme, corsi, classificazioni e documentazioni che caratterizza questa materia.
Abbiamo scritto questa pagina con l’obiettivo di risultare uno strumento intuitivo, rapido ed efficace per chiunque abbia bisogno di reperire informazioni riguardo tutto ciò che è necessario fare per essere in regola per ogni tipo di attività.
Per potersi ritenere informati e preparati sull’argomento è sufficiente ripercorrere la storia della Sicurezza dal 94’ ad oggi, in quanto è quasi negli ultimi tre decenni che hanno avuto origine i due più importanti testi legislativi riguardanti la materia:
· Decreto Legislativo 626/94
· Decreto Legislativo 81/08
LEGGE 626
Il Decreto Legislativo 626, entrato in vigore in Italia nel 1994, con 5 anni di ritardo rispetto alle direttive europee, ha superato alcune precedenti leggi, dando così forma organica alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questo decreto alla fine degli anni ’90 divenne anche famoso per alcune pubblicità della Beghelli che richiamavano il numero di questo norma, ed ancora oggi molti lavoratori, quando sentono parlare di 626, gli vengono in mente ricordi poco felici dei primi anni del loro lavoro.
Dopo 14 anni, il 9 aprile 2008, viene emanato il Decreto Legislativo 81/08, meglio noto come Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
Obiettivo di questo Testo è unire e semplificare la complessa normativa precedente, dando così origine ad un unico testo composto da 13 Titoli, 306 articoli e 51 allegati tecnici, che riportano in modo ordinato le prescrizioni tecniche delle norme più significative emanate in Italia dal dopoguerra ad oggi.
Com’è strutturato?
Il Decreto individuati i soggetti responsabili, descrive le misure gestionali e gli adeguamenti tecnici necessari a ridurre i rischi sul lavoro, e chiude ciascun Titolo indicando le sanzioni in caso di inadempienza .
Punto importante del Decreto la definizione del lavoratore (con relativi diritti e doveri) come qualsiasi soggetto che svolga una mansione lavorativa, temporanea o prolungata, saltuaria o costante, retribuita o gratuita all’interno dell’impresa.
Come è stata semplificata la normativa precedente?
Il legislatore ha riorganizzato la normativa in 4 specifici assi di intervento:
Inoltre, il Decreto 81/08 si propone come sistema preventivo
e permanente di gestione della salute e
della sicurezza in ambito lavorativo attraverso:
LE DIVERSE CATEGORIE DI RISCHIO
In base alla classificazione ATECO (AT – attività, ECO – economiche), è possibile suddividere le attività economiche in specifiche classi o categorie di rischio, così da poter creare ed attuare differenti proposte formative in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, adeguate all’effettivo livello di rischio nelle aziende.
Le imprese, in base all’appartenenza ad uno specifico settore, sono così state organizzate su tre differenti livelli di rischio : basso, medio, alto.
Il Datore di Lavoro deve conoscere il livello di rischio
della propria azienda in base alla categoria ATECO di appartenenza ed elaborare
un conseguente e adeguato piano formativo per i propri dipendenti, in termini
di durata, contenuti e aggiornamenti.
Se vuoi conoscere il grado di rischio della tua impresa richiedi subito una consulenza gratuita di un nostro consulente, compila il form e sarete ricontattati subito
Bisogna tenere presente che per stabilire le modalità e la
quantità di ore minime di formazione necessarie spesso il solo Codice ATECO non
è sufficiente. È necessario infatti considerare la valutazione aziendale
specifica dei rischi e le reali mansioni svolte dai lavoratori all’interno
dell’azienda, questa valutazione non è mai semplice per un imprenditore, per
questo i nostri consulenti possono affiancarti nell’analisi delle necessità
della tua impresa per adeguarti alla normativa sulla Sicurezza nei Luoghi di
Lavoro.
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FIGURE COINVOLTE
Quando si parla di sicurezza sul lavoro bisogna farlo con uno sguardo a 360 gradi, andando a toccare aspetti diversi ma collegati tra loro.
Questa pagina è rivolta a tutte quelle figure che all’interno di un contesto lavorativo possono essere toccati più o meno direttamente da tutto ciò che riguarda la formazione in ambito di salute e sicurezza.
Primo fra tutti il Datore di lavoro, che assume un ruolo di grande responsabilità nei confronti dei lavoratori alle sue dipendenze.
Poi ecco i dipendenti stessi, che sono coinvolti in maniera diversa a seconda del ruolo e dei compiti svolti nell’azienda.
A seguire lavoratori occasionali, coloro che svolgono una mansione lavorativa in una o più occasioni sporadiche per il datore di una determinata azienda senza esserne contrattualmente dipendenti.
Senza dimenticare i Consulenti del lavoro, che necessitano di una preparazione in tema di sicurezza adeguata per poter sostenere, consigliare e aiutare al meglio i propri clienti.
A seconda del livello di importanza all’interno della gerarchia aziendale, le figure coinvolte possono ricoprire dei ruoli specifici in ambito sicurezza.
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CORSI DI FORMAZIONE E SICUREZZA
I corsi di formazione e sicurezza più comuni ed essenziali
per svolgere la propria attività senza rischiare sanzioni o danni a persone,
vanno a toccare diversi ambiti tecnici e pratici.
Vediamoli nel dettaglio:
La durata del corso varia a seconda della classe di rischio dell’azienda interessata.
La durata del corso varia a seconda della classe di rischio dell’azienda interessata.
Non hanno obbligo di frequenza i titolari, mentre devono necessariamente partecipare a questi corsi tutti i dipendenti sia a tempo determinato che indeterminato, apprendisti, soci lavoratori di cooperativa o associati in partecipazione e tirocinanti formativi.
Importante ricordare che tutti i datori di lavoro, di qualsiasi azienda con al massimo 15 dipendenti, sono obbligati a svolgere direttamente i compiti di RSPP o in alternativa nominarne uno esterno.
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DOCUMENTAZIONE NECESSARIA IN AZIENDA
Una documentazione completa, dettagliata e aggiornata è essenziale per non incorrere in sanzioni durante i controlli. È opportuno tenere traccia di tutto ciò che viene fatto in riferimento alla salute e alla sicurezza della propria attività. Tra i documenti che non possono mancare all’interno di ogni impresa:
In questo contesto arriva ad assumere un ruolo importantissimo se non fondamentale il medico competente.
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LE SANZIONI
Senza voler fare terrorismo, è importante ricordare ad ogni imprenditore, che la mancata osservanza delle norme dettate dal D.Lgs 81/08, posso portare a multe salatissime, alla sospensione dell’attività, fino alla reclusione del datore di lavoro in caso di morti o mutilazioni sul luogo di lavoro. Sappiamo che quando un imprenditore sente parlare di multe e controlli, il suo primo pensiero è: “ma tanto da me non vengono” oppure “sono da più di 10 anni che ho la mia attività e non sono mai venuti”.
Vi possiamo assicurare già da subito che è veramente difficile che i NAS o gli Ispettori dello SPRESAL, vengano a sorpresa nella vostra azienda senza un motivo vero. Questi controlli possono avvenire solo in caso in cui:
Pertanto la domanda che ogni imprenditore si deve fare, non è quale sia la percentuale di possibilità di subito un controllo a sorpresa da parte degli organi competenti, la domanda vera è: ho nemici ? Ho qualche dipendente scontento ? qualche mio lavoratore potrebbe farsi male ? qualche mio ex dipendente scontento potrebbe segnalarmi al ASL ?
Se anche solo una di queste domande ha come risposta
“potrebbe”, allora è meglio adeguare la propria impresa alla normativa sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs 81/08.
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Giusto per dare degli esempi, ti riportiamo di seguito un elenco non esaustivo di quelle che potrebbero essere alcune multe a cui l’impresa va incontro, se non rispetta la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro:
Alla fine del 2021 queste sanzioni si sono inasprite a
fronte di un aumento degli infortuni, e soprattutto, dei risultati dei
controlli effettuati dagli organi competenti in tantissime realtà
imprenditoriali che nonostante le legge sia del 2008, ancora oggi non si sono allineati
alla normativa vigente.
La spada di Damocle più pericolosa che pende sulla testa degli imprenditori è la sospensione dell’attività, fino alla consegna di tutti i documenti richiesti dagli organi di competenti a fronte di un controllo. Il fatturato perso nei giorni di chiusura forzata e la cattiva pubblicità che ne deriva con la propria clientela, a volte potrebbe anche superare di gran lunga la sanzione a carico dell’impresa.
Se non vuoi farti trovare impreparato chiedi subito una consulenza gratuita ad uno dei consulenti di FormatoSicuro.